Come Collaborare sullo Stesso Documento in Rete

Da qualche tempo a questa parte, dando un rapido sguardo online, è facile dedurre quanto avere la possibilità di collaborare direttamente online ed in tempo reale vada a configurarsi come una vera e propria necessità da parte di un cospicuo gruppo d’utenti sempre più impegnati ad operare direttamente via web e sempre più interessanti a strumenti mediante cui eseguire al meglio tali operazioni.

Ovviamente, nel corso del tempo sono stati ideati molteplici strumenti mediante cui far fronte a necessità della suddetta tipologia, più o meno efficienti e funzionali in base alle diverse richieste degli utenti.

Considerando però l’ampia scelta che, allo stato attuale delle cose, risulta disponibile online, è forse il caso di prestare attenzione ad un nuovo ed interessante strumento esattamente adibito al suddetto scopo.

Lo strumento in questione è TitanPad, un nuovo applicativo online che, ponendo l’accento sulla problematica della condivisione in tempo reale, permette a più utenti di operare, allo stesso tempo, sul medesimo documento, consentendo di tenere traccia dei vari cambiamenti apportati e definendo un gruppo d’utenti ben preciso autorizzato ad eseguire tale tipologia d’operazioni.

Permettendo di operare in modo completamente gratuito e, inoltre, senza richiedere alcun tipo di sottoscrizione al servizio, TitanPad consente di creare e modificare i propri documenti direttamente online (i formati consentiti sono Word, HTML, PDF, OpenDocument e molto altro ancora), definendo un colore differente in base alle varie modifiche apportate dai diversi utenti e mettendo a loro completa disposizione un ampio pannello di strumenti mediante cui formattare agevolmente il testoinserito e, ovviamente, non solo.

Al fine di facilitare quello che è il lavoro di gruppo, gli sviluppatori dell’applicativo hanno integrato in TitanPad anche un apposita chat nella parte alta dell’editor, mediante cui facilitare di gran lunga quello che l’eventuale scambio di idee, analogamente a quanto potrebbe avvenire in un vero e proprio ufficio piuttosto che in un ambiente virtuale.

Tra le altre interessanti caratteristiche inglobate nel servizio vi è quella mediante cui è possibile visualizzare, sottoforma di slide, tutto le varie modifiche apportate al documento in questione così da poter analizzare in modo ancor più preciso e dettagliato le caratteristiche del lavoro svolto sino a quel momento.

Come Disdire Abbonamento Sky

I motivi per cui ci si può trovare con la necessità di disdire un abbonamento Sky sono diversi, in ogni caso è importante conoscere la procedura da seguire.

Nel contratto Sky è riportato che l’abbonamento può essere disdetto in qualsiasi momento, ma con un preavviso di almeno trenta giorni.
L’operazione ha anche un costo, 11,53 euro, che può però aumentare.

Se l’utente ha usufruito di sconti o promozioni per il proprio abbonamento, può infatti disdire, ma deve rimborsare il valore dello sconto.
Questo è molto importante da considerare visto che spesso gli abbonamenti vengono sottoscritti con sconti e promozioni.

Per effettuare l’operazione è necessario scaricare questo modulo disdetta Sky, compilarlo con i propri dati e inviarlo tramite raccomandata a Sky Italia srl, Casella Postale 13057 – 20141 Milano.

Se la disdetta viene fatta per evitare il rinnovo automatico, e quindi viene fatta alla scadenza del contratto, l’operazione non ha invece un costo.
Ovviamente bisogna sempre fare la disdetta con trenta giorni di anticipo.

Troviamo poi un ultimo caso, quello dei contratti sottoscritti a distanza, come quelli sottoscritti al telefono o tramite Internet.
In questo caso è possibile effettuare il recesso senza costo entro quattordici giorni dalla sottoscrizione, come previsto dalla legge.

Per concludere, è importante ricordare che tutti i dispositivi in comodato devono essere restituiti entro trenta giorni.

Come Trovare Driver dei Dispositivi non Conosciuti

Una tra le principali problematiche di cui spesso gli utenti Windows tendono a lamentarsi, sta nell’impossibilità, da parte dell’OS, di identificare gran parte dei driver dei dispositivi installati o collegati al PC.

Infatti, quando Windows, incluso Seven, non riesce ad identificare o riconoscere la periferica collegata alla postazione di lavoro, o ancora, non è in grado di reperirne i driver necessari, il dispositivo in questione risulterà inevitabilmente inutilizzabile, venendo catalogato con tanto di icona con punto interrogativo giallo in Gestione periferiche.

periferiche

L’utente ha comunque la possibilità di reperire i driver necessari dando uno sguardo lungo il web, magari cercando sul sito ufficiale del produttore, o sul CD fornito a corredo della periferica, anche se non sempre disponibile.

In ogni caso, prima di poter procedere con l’installazione manuale di un dato driver, l’utente deve comunque essere a conoscenza di cosa viene richiesto dal proprio PC, così da poterne permettere il reale e corretto funzionamento ed onde evitare di incorrere in problematiche di vario genere.

Proprio per questa ragione, oggi voglio proporvi due valide utility mediante le quali sarà possibile individuare, scaricare ed installare i driver necessari per l’utilizzo di tutte quelle che vengono elencate dal nostro caro Windows sotto la dicitura di “periferiche sconosciute”.

Unknown Devices

Si tratta di un software freeware, portatile e che non richiede alcun tipo di installazione, il quale, presentando un interfaccia scarna e minimalista, permette agli utenti di trovare i drive relativi a quelle periferiche che vengono catalogate come sconosciute in Gestione periferiche.

Infatti, il programma tenta di analizzare ogni singolo dispositivo, mettendo l’utente meno esperto in condizione di non doversi interrogare circa le innumerevoli diciture, sigle e numeri relative ad ogni dispositivo.

Unknown Device Identifier

Si tratta di un software gratuito, analogo a quello sopra descritto, il quale permette all’utente di identificare quello che in Gestione periferiche viene catalogato come un punto interrogativo giallo, offrendo dettagli circa il nome del produttore, il nome OEM, il tipo di dispositivo, il modello del dispositivo ed anche il nome esatto delle periferiche sconosciute.

Grazie alle informazioni raccolte, l’utente viene dunque messo in condizione di reperire il driver adatto, in modo efficace ed immediato.

Unknown Device Identifier è capace di identificare USB 1.1/2.0/3.0, IEEE 1394 Firewire, ISA Plug & Play, bus AGP, PCI, PCI-E, dispositivi eSATA e numerose altre periferiche.

Come Scoprire File che Occupano Troppo Spazio

l vostro hard disk è quasi pieno e non capite il motivo? Non riuscite a trovare i file che occupano il maggior spazio. Tramite un semplice software freeware riuscirete a scovare i file che occupano troppo spazio sul vostro hard disk.

Il primo passo da fare è aprire il vostro caro e adorato browser internet e collegarvi al sito di TreeSize. Attendiamo qualche secondo in modo che la pagina si carichi completamente e clicchiamo con il pulsante sinistro del mouse sul tasto “Download”. Nella nuova pagina web clicchiamo nuovamente sul tasto “Download” e attendiamo che il programma si scarichi completamente nel nostro PC.

Ora recatevi nella cartella di download e fate doppio click sul file “TreeSizeSetup.exe”. Nella prima finestra di installazione cliccate sul tasto “Next”, accettate le condizioni di utilizzo del software mettendo il segno di spunta accanto a “I accept the agreement” e clicchiamo sul tasto “Next”. Cliccate ancora su “Next”, nella finestra successiva levate il segno di spunta a “Create a Context menu entry in the Windows Explorer”, mettete il segno di spunta a “Create a desktop icon” e cliccate sul tasto “Next”.

Attendete il completamento dell’installazione e cliccate sul tasto “Finish”. Lanciate il programma facendo doppio click sull’icona appena creata sul desktop. Clicchiamo sul menù “Scan” e poi sull’unità del disco fisso da controllare. Dopo alcuni secondi ci verrà mostrata una statistica e navigando all’interno dell’unità scopriremo i file che occupano maggiore spazio nel nostro hard disk.

Come Scoprire con Quale Programma è Stato Realizzato un Sito

Ti sarà sicuramente capitato di trovarti all’interno di un sito web dalla struttura e dalla grafica accattivante, e ti sarai chiesto con che software sia stato progettato. Da oggi c’è Wappalyzer, un fantastico add on per Mozilla Firefox che in pochi clic ti permette di scoprirlo.

La prima cosa che dovrai fare sarà installare l’add on. Collegati al sito. Una volta aperta la pagina dovrai cliccare sul pulsante verde: “Add to Firefox”. A questo punto non dovrai fare altro che seguire le istruzioni dell’installazione guidata.

Una volta che avrai riavviato Mozilla Firefox, l’add on Wappalyzer sarà già completamente operativo. Infatti guardando in basso a destra noterai delle piccole icone rappresentanti i loghi dei vari software o CMS che sono stati usati per creare e tenere aggiornato il sito web che stai visitando. Se non conosci i loghi, ti sarà sufficiente spostare il cursore su di essi per fare apparire una piccola finestra con tutte le informazioni che stai cercando.

Cliccando con il tasto destro sui loghi rappresentati e selezionando la casella Options potrai modificare le impostazioni del programma. Potrai scegliere se Wappalyzer dovrà cercare le informazioni automaticamente o manualmente, e il modo in cui verranno visualizzate, come icona, come icona insieme al nome oppure come icona a cui si aggiunge il nome al passaggio del cursore. Lo stesso programmatore di questo add on ha precisato che purtroppo non funziona su tutti i siti, ma personalmente posso assicurarti che fa un buon lavoro sulla maggiorparte di essi.